domenica 26 aprile 2015

IL PROBLEMA DELL'EFFICACIA DEL RECUPERO MECCANICO (I)

Il recupero meccanico dell’olio sversato è la tecnica di pulizia più comunemente usata ad oggi. Il recupero meccanico avviene grazie all’uso di denominati disoleatore o "skimmer", i quali recuperano gli idrocarburi ed i grassi che galleggiano sulla superficie dell'acqua.

Ci sono diversi tipi di skimmer, tra cui i più diffusi quelli a stramazzo e quelli olefilici.

I primi, grazie all'azione di una pompa generalmente installata nello proprio skimmer, generano un flusso in ingresso attraverso un anello galleggiante. L’anello è tarato per galleggiare sull'acqua ma non su un liquido più leggero, come è il caso di più idrocarburi, in modo tale che il fluido in ingresso è, in teoria, l'olio versato.


I secondi eseguono un recupero molto più preciso grazie all'adesione della idrocarburi ad una superficie in movimento, generalmente rotatorio al quale l'acqua non aderisce. Gli skimmer oleofilici possono utilizzare diverse superfici di contatto per aderire gli idrocarburi, ad esempio spazzole, dischi, tamburo, mop.

In tutti i casi, gli idrocarburi vengono spinti in serbatoi temporanei dove sono immagazzinati durante le operazioni di pulizia.

Nonostante gli sforzi dei produttori per migliorare l'efficacia dei loro prodotti, la realtà è che l'efficienza di recupero (RE = recupero di efficienza,%) degli skimmer è molto inferiore al 100%. (L'efficienza di recupero viene definita come il rapporto tra il volume dell'olio e il volume totale recuperato dal skimmer, espresso in punti percentuali)

Ci sono diversi motivi che giustificano le prestazioni variabili ed imperfette degli skimmer:

  • Tipo: Gli skimmer a stramazzo presentano un RE inferiore agli skimmers oleofili. Gli skimmer oleofili presentano notevoli differenze a seconda del tipo.
  • Materiali di costruzione: Nel caso di skimmer oleofili è stato verificato da diversi studi l’essistenza di notevoli differenze nel RE a seconda del materiale utilizzato per la costruzione del materiale di contatto (polipropilene, polietilene, alluminio, pvc, acciaio inossidabile, ...).
  • Velocità di funzionamento: Ogni tipo di skimmer ha una velocità d’operazione ideale (a seconda della viscosità del fluido recuperato) oltre la quale il contenuto di acqua nella sostanza recuperata è sempre in aumento, diminuendo in modo tale il RE.
  • Viscosità della sostanza sversata al momento della pulizia
  • Stato del mare e meteo: Quanto peggiore è  lo stato del mare e più alte le onde, tanto minore sarà il RE dello skimmer.

In sostanza, se l’efficienza di recupero (RE) in condizioni ideali degli skimmer esistenti sul mercato oscila tra il 50% ed il 85-90% si può dire che il RE reale difficilmente supererà il 50%. Le condizioni ideali possono essere date soltanto in caso di mare calmo assoluta ed in presenza di un’elevata concentrazione d’idrocarburi, oltre in impianti industriali.


La conseguenza è che la soluzione allo sversamento causa un ulteriore problema: la presenza in parti uguali di acqua nella sostanza recuperata e per tanto la necessità di purificarla in modo che essa possa tornare al mare con concentrazioni d’idrocarburi accettabili / legali.